fonte: http://barcelona.indymedia.org – trad. culmine

Mercoledì 20 luglio, 11.30 allarme bomba al consolato svizzero di Barcellona in solidarietà con Billy, Costa e Silvia detenuti dallo Stato svizzero

Dall’aprile 2010, Silvia, Costa e Billy sono sequestrati nelle carceri della Svizzera, accusati di voler attaccare un laboratorio dell’IBM di ricerca sulla nanotecnologia.
Mercoledì 20 luglio 2011 sono stati condannati a più di 3 anni e 6 mesi di carcere, avendo già scontato 15 mesi in carcerazione preventiva.
Alle 11.30 dello stesso giorno abbiamo voluto fare un piccolo cenno ai nostri compagni in lotta chiamando il consolato svizzero di Barcellona, comunicando la presenza di un ordigno esplosivo al suo interno. Non sappiamo quali misure abbiano preso al consolato, ma speriamo esser stati un buon fastidio!
Contro il sistema di sfruttamento e di dominio, e le multinazionali del controllo ipertecnologico…
Libertà per Billy, Costa e Silvia.

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fonte: trentino corriere alpi

TRENTO. Una lingua di fuoco alta decine di metri. Così l’incendio ha distrutto, nella notte fra domenica e lunedì, l’antenna della Vodafone in via Fersina, a pochi passi da Dolomiti Energia e dalle case. Fiamme dolose, alimentate da una bottiglia di benzina e sul terreno, fra vigne e pannocchie, il biglietto con la rivendicazione: «l’imprevedibilità della vita vi coglierà col fuoco».  E poi ancora «No Tav», «No nocività» (già lasciato come una firma sul muro del cantiere delle ferrovie a Rovereto nell’attentato incendiario di dieci giorni fa), e «contro il dominio e contro il controllo» ed infine «libertà per Billy, Costa e Silvia». Un volantino scritto a mano con una calligrafia spigolosa che ricorda le scritte degli anni del terrorismo. Una scrittura, soprattutto, che rende praticamente inutile una possibile perizia calligrafica. Le indagini dei carabinieri sono, come sempre nelle fasi iniziali, a 360 gradi, ma la pista anarchica è la più probabile. Anche perché già in passato i ripetitori della telefonia mobile erano finiti nel mirino.  L’allarme è stato lanciato attorno alle 2 di notte da un passante che ha visto l’antenna trasformata in una enorme torcia. Quindi l’intervento dei vigili del fuoco e dei carabinieri. I primi impegnati nel cercare di limitare il più possibile i danni, i secondi alla ricerca di elementi che possano aiutare ad arrivare all’identificazione degli autori del rogo. La zona scelta è a pochi passi dalla sede di Dolomiti Energia ma anche a poca distanza dalle case anche se l’antenna è immersa in un vigneto. In base ad una prima ipotesi, chi ha appiccato l’incendio ha lasciato l’auto lungo la strada e poi è entrato in campagna. Con sé, a quanto pare, aveva una bottiglia di plastica che poi è stata ritrovata con ancora qualche goccia di benzina all’interno. Poi è stata tagliata la recinzione che corre attorno al ripetitore che, successivamente, è stato bagnato con il liquido infiammabile. A questo punto è bastato una piccola fiamma per far partire l’incendio che in breve ha conquistato tutta l’antenna. Il calore ha bruciato la gonna che ricopriva i fili rendendo di fatto inutile il ripetitore e provocando migliaia di euro di danni.  Ieri dopo il sopralluogo dei carabinieri sono arrivati i tecnici incaricati di cercare una soluzione in tempi rapidi, ma sembra che l’intervento non sia semplice. Malgrado ciò non si sono registrati grandi disagi per i cellulari della Vodafone per quanto riguarda la copertura. Dell’incendio doloso è stata avvisata la procura che ora dovrà chiedere una serie di accertamenti per cercare di ricostruire l’accaduto.

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E’ agghiacciante la condanna inflitta a Billy, Costa e Silvia come lo è il trattamento a loro riservato da ben oltre un anno. Basti solo come esempio la modalità con cui sono stati sottratti dall’incontro con gli avvocati dopo il processo. Portati via in tutta fretta di nascosto addirittura sotto protezione di un elicottero militare!
O questi neomoderni repressori amano lo spettacolo tanto da mettere in scena performance grottesche da serie televisiva ogni qualvolta sia loro possibile o il sistema è talmente in crisi da temere, come il vampiro l’aglio, qualunque segno di contestazione. Ma una spiegazione non esclude l’altra, si compenetrano: siamo di fronte allo spettacolo di un sistema che si difende con mezzi spropositati ed eclatanti, come se agisse in una fiction, da chiunque lo attacchi con un minimo di serietà e conseguenza. E le spettacolari esagerazioni nelle sentenze o nelle inchieste contro gli anarchici sono all’ordine del giorno. Nessuno, nella cosiddetta società civile che tanto piace agli oppositori mai fuoriluogo, trova qualcosa da ridire sull’assoluta mancanza di misura che immancabilmente caratterizza gli innumerevoli provvedimenti o condanne contro chi disturba il potere, a parte chi ne è oggetto e i loro compagni e compagne. Non che ci sia da stupirsi, ma tacere sempre questa collusione perchè la diamo ormai per scontata forse lascia questi infidi individui troppo sereni.
Mentre i potenti avvelenano la terra e i suoi abitanti con nocività che colpiscono gli organismi, con modelli di comportamento spregevoli che inquinano le relazioni, con propagande spietate contro i diseredati che colonizzano le menti, chi si rivolta a tutta questa monnezza viene colpito con anni di galera e con trattamenti di terrore.
Ma i nostri compagni e le nostre compagne, in diversi modi sequestrati dagli stati, non sono soli perchè la nostra solidarietà è potente. Si alimenta di quella capacità di affetto e di determinazione alla lotta che sono la nostra vita.
Un abbraccio caldo e solidale da Bologna

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fonte: indymedia.ch

Dal 19 al 22 luglio si è tenuto a Bellinzona il processo contro Silvia, Billy e Costa, che ieri sono stati condannati rispettivamente a 3.8, 3.4 e 3.2 anni di carcere. A loro la nostra solidarietà: le nostre lotte non possono certo venir processate!

Nella notte fra il 22 e il 23 luglio abbiamo visitato sia AXPO che il tribunale di Zurigo. Alla sede di AXPO, Zollstrasse 62, Zurigo, vetri rotti e una scritta sprayata: Silvia, Billy e Costa!

La Axpo Holding AG (prima NOK, Nordostschweiz. Kraftwerke e CKW, Centralschweiz Kraftwerke) è una società per azioni posseduta fra l’altro da diversi cantoni della svizzera nord orientale. Axpo produce, commercia e distribuisce elettricità in tutta Europa. E’ inoltre una delle aziende leader in Svizzera con un importante ruolo nella costruzione e nelle attività delle centrali nucleari. Nel 2007 era la prima, assieme ad altre società di energia, a fare pressioni per ottenere il mandato per la costruzione di tre nuove centrali nucleari in Svizzera. E’ così che i cospicui profitti del commercio di elettricità continuano a rimanere nelle mani di poche aziende, fra cui AXPO.

Il tribunale di Zurigo, sede della giustizia borghese, dei giudici e dei potenti del capitale. Luogo dove nel 2004 si è tenuto il processo contro l’anarchico rivoluzionario Marco Camenisch!

E ancora un saluto a Walter Wüthrich (giudice penale federale) e allo stronzo procuratore federale Stadler:
Wüthrich, Stadler aus der Traum, bald liegt ihr im Kofferraum!

La lotta contro questo sistema non si lascerà certo arrestare dalla vostra repressione!

Solidarietà!

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fonte: indymedia.ch

A Zurigo, durante la notte fra il 24 e il 25 luglio, le finestre dell’entrata della sede di Alpiq in Hohlstrasse sono andate in frantumi.

Il consorzio Alpiq, assieme a Axpo, BKW, CKW e EGL ed altre società fa parte del gruppo Swissnuclear e fa uso di carbone come di energia nucleare.

Questa azione è stata compiuta in soliderità con Silvia, Billy e Costa, che la settimana scorsa sono stati trascinati davanti alla giustizia borghese per essere condannati a tre anni di carcere.

Che la solidarietà diventi la nostra arma migliore per combattere la repressione.

Un bacio a Silvia, Billy, Costa e Marco Camenisch!

Libertà per tutti/e!