Ieri, in data 01/07/2010 è avvenuta a Bergamo una perquisizione in cerca di armi ed esplosivi; appellandosi all’art.41 la perquisizione è avvenuta senza mandato e alla presenza di un cameraman della scientifica, che si è premurato di fare delle belle riprese di tutta la casa, e della polizia di frontiera con cane. Ovviamente l’esito della perquisizione di più di un’ora è stato negativo. Non si sa la motivazione esatta di questa iniziativa, ma probabilmente si tratta di un’estensione Italiana dell’inchiesta in corso in Svizzera in seguito all’arresto di due mesi fa dei compagni ecologisti Silvia, Costantino e Billy, accusati di stare trasportando materiale esplodente oltre il confine.
Per questo, esprimo la mia solidarietà agli ecologisti repressi e a tutti i compagni che stanno subendo la morsa dello stato, da Toronto alla Grecia al Messico, ed esprimo con rinnovato ardore la mia condanna a questo sistema, che mai come in questi tempi sta mostrando la sua vera faccia fascista e razzista.
Voglio anche portare la mia solidarietà a tutte quelle categorie sociali che stanno vivendo sulla loro pelle una forma di repressione ancora più grave: la negazione della diversità come diritto ad esistere, e condanno ogni tantativo di questo governo, e del governo globale, di togliere quel minimo di diritti acquisiti alle realtà più indifese.

Di questi giorni la notizia che toglieranno l’assegno di accompagnamento ai disabili mentali, Autistici, Down, Ritardati e Persone con disabilità psicologiche, che tra poco verranno definitivamente abbandonati a sé stessi e alla disperazione delle loro famiglie.

E porto solidarietà ai detenuti di Opera, che sono obbligati a mantenersi in carcere da soli, pagando frutta e verdura ogni settimana, come se fossero in villeggiatura. E alle donne, che oltre a dover ricoprire da sempre il ruolo di madri e casalinghe, per essere sfruttate esattamente al pari degli uomini, devono rassegnarsi a consumarsi sul loro posto di lavoro fino a che morte non le raggiunga, regalando tutti i loro contributi allo stato e alle sue attività mafiose.

Migliaia sono le realtà che si stanno trovando nella miseria più totale, mentre i nostri governanti se la sollazzano e se la ridono allegramente alle spalle delle lavoratrici, dei lavoratori, e della terra tutta. Contro questa situazione, che come una corda si sta tirando troppo e spero vada spezzandosi definitivamente, rilancio la necessità dell’opposizione decisa a questo sistema e a tutte le nocività che esso produce, e la lotta senza tregua a questa società di bastardi che si stanno succhiando tutta la nostra vita!